Compito in classe: come cambiare volto alla nostra città?
Riflettori su Reggio Emilia: attraverso il progetto Sport Civico il Comitato territoriale Uisp entra nelle scuole e rende protagonisti i ragazzi
Sport Civico è l’iniziativa nazionale Uisp dedicata a valorizzare il ruolo dello sport sociale nei processi di rigenerazione urbana, una sfida che coinvolge sette città italiane: Taranto, Matera, Roma, Prato, Reggio-Emilia, Padova e Torino. In linea con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, il progetto si impegna a rendere gli spazi comuni accessibili, superando barriere sociali, economiche e culturali per promuovere la pratica sportiva e la partecipazione alla vita comunitaria. Dal contesto scolastico ai quartieri, lo sport sociale e pertutti Uisp chiama in causa la cittadinanza per contribuire alla creazione di ambienti urbani inclusivi, sostenibili e comunità più coese.
Da novembre Sport Civico è entrato nelle scuole di diverse città italiane. Nelle scorse settimane abbiamo puntato i riflettori su Matera, Taranto e Padova e vi abbiamo raccontato di come i Comitati territoriali Uisp stanno lavorando. Questa settimana andiamo a Reggio-Emilia dove i laboratori scolastici coinvolgono alunni e alunne delle classi prima e seconda media dell’istituto Pertini, per un totale di 18 classi. “Ogni classe nelle sue due ore di educazione motoria settimanali incontra un esperto diverso – spiega Sara Salvaterra, coordinatrice di Sport Civico per Uisp Reggio Emilia – Nelle scorse settimane abbiamo avuto incontri di judo, aikido, kendo ma anche attività con gli allenatori dei portieri di calcio. I ragazzi sono molto partecipi, li entusiasma trovarsi davanti maestri di discipline delle quali non avevano mai sentito parlare o che avevano visto solo nei film. Come nel caso del maestro di kendo che è arrivato in classe nell’abito tradizionale con tanto di spade”. Fondamentale dunque il coinvolgimento delle associazioni sportive della zona, che hanno messo a disposizione tempo ed energia per questo progetto, cogliendolo, tra l’altro, come un’opportunità di diffondere le loro discipline fra i più giovani, sottolinea Salvaterra.
Dopo una prima ora di lezione in cui operatori e operatrici dialogano con gli alunni, si passa alla fase di gioco e attività motoria. Ma i laboratori non si limitano allo sport, come racconta Salvaterra: “Questa settimana sarà la volta della nutrizionista, ma abbiamo già fatto anche un percorso con un esperto della gestione delle emozioni. In alcuni casi si è lavorato, ad esempio, su temi come l’inquinamento ambientale, guardando dei video e chiedendo ai ragazzi come questo li facesse sentire. In altri si è partiti da alcuni spezzoni significativi del film ‘Inside Out’. Dopodichè sono stati proposti giochi di collaborazione in cui mettere in pratica quanto discusso: una maniera di apprendere un approccio costruttivo alle situazioni stressanti della vita”. A breve verranno, inoltre, introdotte alcune attività più specificatamente legate al quartiere, ai beni comuni e al Parco del Noce Nero, che circonda l’area della scuola, situata fra i quartieri Papagnocca e Rosta Nuova.
L’istituto è circondato da uno spazio verde, in cui sono presenti aree giochi e alcuni impianti sportivi, tra cui una pista d’atletica, cui serve però un’opera di manutenzione. In generale, l’idea è quella di svilupparne le potenzialità aggregative e sportive, per renderlo un punto di riferimento per il maggior numero di persone possibile in quest’area, anche attraverso l’installazione di nuove attrezzature sportive. Si tratta di un’operazione che Uisp Reggio-Emilia porterà avanti in collaborazione con le istituzioni locali, come conferma Roberto Montagnani, dirigente Staff Politiche giovanili, sport e università del Comune di Reggio-Emilia (GUARDA IL VIDEO). Saranno coinvolte anche le associazioni locali, come il Centro sociale del quartiere, per promuovere tra le altre cose l’aspetto intergenerazionale, fondamentale in questo progetto. Come? Sfruttando anche una passione condivisa in maniera trasversale sul territorio: i giochi tradizionali. “Giochi da tavolo come il rimbalzino, il groviera, o giochi di movimento come il lancio dei ferri di cavallo o il carrom, sono molto apprezzati da grandi e bambini. Verso la fase finale del progetto contiamo di inaugurare il parco rigenerato anche attraverso queste attività, in cui i più giovani possano partecipare magari assieme ai nonni”, conclude Salvaterra. (Lorenzo Boffa)