Co-progettazione in pratica, con il progetto Uisp Sport Civico

A Veggiano, Padova ha promosso un primo incontro di presentazione del progetto assieme ad associazioni e istituzioni

Sport Civico è l’innovativo progetto promosso dall’Uisp che rivoluziona lo sviluppo urbano attraverso l’integrazione fra attività sportiva aperta a tutte e tutti e rigenerazione delle relazioni e degli spazi delle comunità. La Biblioteca pubblica di Veggiano, piccolo paese della provincia di Padova, è stata il teatro di un incontro che testimonia come il progetto metta le attività di progettazione condivisa alla base degli interventi di rigenerazione urbana che saranno portati avanti in 7 città d’Italia.

Lunedì 6 novembre Uisp Padova ha, infatti, organizzato un incontro di presentazione e discussione del progetto cui hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni locali e delle associazioni partner del progetto. “Anche la biblioteca ha voluto fare la sua parte, rendendosi disponibile ad ospitare gli incontri con la cittadinanza e incontri di coprogettazione – spiega Monica Fiorese, coordinatrice di Sport Civico per Uisp Padova – si tratta di uno spazio meraviglioso e importante per la comunità, che ben si presta a questo genere di attività”. (GUARDA LE FOTO)

“Penso che questo sia un esempio di cittadinanza attiva, che è certamente il futuro del nostro paese”, ha detto Nicola Zardan, sindaco di Veggiano, che ha partecipato all’incontro assieme ai referenti della scuola coinvolta nelle attività, l’istituto comprensivo statale di Mestrino, e a diversi esponenti delle associazioni sportive che supporteranno Uisp Padova nella promozione dello sport in questo percorso. Nel progetto sono previste infatti un totale di circa 100 ore di laboratori scolastici di partecipazione civica che coinvolgeranno circa 130 alunni e alunne della scuola media primaria nella coprogettazione di alcuni interventi da realizzare nel parco. L’assessora alle politiche educative di Veggiano, Valentina Sanavio, sottolinea così il ruolo dei più giovani in questa iniziativa: “I nostri ragazzi avranno l’occasione di contribuire alla creazione di qualcosa che possono arrivare a sentir loro, in un punto centrale del territorio come il Parco della memoria”.

Il parco, situato dietro un quartiere residenziale, è al momento trascurato, poco segnalato e dunque poco utilizzato. Uno degli obiettivi del progetto, infatti, è cambiarne la percezione e renderlo un bene comune. Una volta bonificata l’area, saranno installate attrezzature sportive, come quella per il disc golf, e giochi tradizionali, rendendo il parco accessibile a tutte le età (GUARDA IL VIDEO). La collaborazione tra studenti e anziani gioca dunque un ruolo fondamentale, anche grazie al coinvolgimento di un’associazione di anziani del territorio che ha già collaborato con la scuola in passato. “É un progetto che va a unire tutte le età del nostro Comune, mettendo assieme ragazzi, adulti e anziani – spiega Andrea Rampazzo, assessore a progettazione e eventi sportivi – Il progetto permetterà ai ragazzi di scoprire i giochi della tradizione e agli anziani di riviverli. Sarà rigenerata anche una strada che collega il comune al parco, con pitture a terra e giochi che permetteranno a tutti gli abitanti del paese di interagire”. Quest’ultimo intervento è un esempio di quella che viene definita “urbanistica tattica”, ovvero la progettazione di interventi a basso impatto ambientale ed economico, capaci di influenzare l’uso degli spazi, e sarà effettuato assieme al writer padovano MADE514.

“Alla fine della presentazione abbiamo fatto un laboratorio di coprogettazione in cui i presenti sono stati invitati a descrivere se stessi e le loro attività nel territorio, per poi proiettarsi nel progetto, immaginando cosa desidererebbero fare e cosa servirebbe secondo loro anche da un punto di vista materiale. Devo dire che la partecipazione è stata oltre le nostre aspettative”, racconta Fiorese, anticipando i prossimi passi del progetto, che gradualmente sta prendendo forma. Il 22 novembre è stata fissata, infatti, una conferenza stampa, mentre il 26 novembre ci sarà un incontro aperto alla cittadinanza: “In quel caso accompagneremo le persone negli spazi, concludendo anche lì con un’attività collettiva”. (Lorenzo Boffa)

Sport Civico, tra innovazione e tradizione

A Padova, Reggio-Emilia e Prato la rigenerazione urbana passa anche attraverso i giochi tradizionali e popolari. Parlano A. Nerini e G. Cinieri

È tempo di immergersi nuovamente nel mondo di Sport Civico, l’innovativo progetto promosso dall’Uisp che rivoluziona lo sviluppo urbano attraverso l’integrazione fra attività sportiva aperta a tutte e tutti e rigenerazione delle relazioni e degli spazi delle comunità. Abbiamo parlato molto delle attività che i Comitati Uisp porteranno nelle scuole, dei laboratori sportivi e di educazione civica, così come abbiamo mostrato alcune proposte sportive e ludico-motorie dal particolare potere trasformativo. In questo senso, anche i giochi tradizionali e popolari assumono un ruolo molto importante in Sport Civico, per la loro capacità di coinvolgere tutta la popolazione, unendo il cerchio dell’età, dai più grandi ai più piccoli.

Delle sette città italiane coinvolte, ben tre hanno assegnato grande valore ai giochi tradizionali e popolari, e non è da escludere che questi trovino spazio anche nei progetti di altri Comitati. “Sono attività che uniscono le comunità sotto molteplici punti di vista, rinsaldando i legami familiari e stimolando la socialità intergenerazionale  spiega Arianna Nerini, responsabile nazionale del Settore di attività giochi Uisp  Attraverso i giochi tradizionali i ragazzi possono capire come giocavano i propri nonni. Non solo, possono vedere i propri nonni e genitori giocare in un modo in cui non li avevano visti prima e ovviamente possono giocarci assieme”. Per Sport Civico, essi rappresentano un esempio di attività nate all’aperto, che permettono di trasmettere il messaggio di questo progetto, ovvero che i parchi, le piazze, le strade, sono beni comuni, luoghi in cui stare, socializzare e di cui prendersi cura: “Così è possibile riappropriarsi del proprio corpo e dell’ambiente che ci circonda. Se lo usiamo per giocarci, allora lo dobbiamo anche curare”, commenta Nerini.

Nerini è inoltre la coordinatrice delle attività di Sport Civico di Uisp Prato, che prevedono, tra le altre cose, di restituire la festa tradizionale di Santa Rita alla comunità, con i suoi giochi di un tempo, ma non solo. “Fino a qualche anno fa, questa celebrazione coinvolgeva tutta la cittadinanza. Il paese era diviso in contrade e venivano fatti dei giochi come il tiro alla fune, la cuccagna, oltre a tornei sportivi in cui ci si sfidava per vincere la festa. Il tutto si concludeva con la processione, che è l’unico elemento rimasto al momento. Nel ripristinarla vorremmo anche aggiungere giochi o creare alcune nuove tradizioni. Creare una caccia al tesoro, per esempio, o dei workshop su alcuni giochi tradizionali da fare assieme ai nonni”, spiega Nerini. Se da un lato i giochi popolari svolgono un’importante funzione di connessione con le radici culturali dei territori, non si tratta però di una mera questione di conservazione. L’aspetto leggero e popolare di queste attività può anzi fare da ponte per l’incontro tra diverse tradizioni e origini che animano i nostri quartieri: “In questa cornice, a Prato vorremmo stimolare la popolazione a scoprire anche i giochi e gli sport portati dalle persone straniere e migranti. Penso al cricket o alla pallavolo pakistana – commenta Nerini – Per esempio qui c’è un gruppo di persone pakistane che si ritrova per giocare a wally ball: la palla è più pesante della nostra e si gioca usando le mani a pugno invece che con le dita aperte”.

I giochi tradizionali sono un settore che nell’Uisp sta riscuotendo grande successo, come spiega Guido Cinieri, responsabile nazionale Uisp dei giochi della tradizione all’interno del Settore di Attività Giochi Uisp: “Da quando, nel 2016, i giochi tradizionali sono stati dichiarati dall’Unesco ‘patrimonio della comunità’, c’è stato un rinnovato interesse. Per anni abbiamo avuto progetti popolari nelle piazze e nelle strade, anche delle borgate, come le Olimpiadi dei giochi tradizionali, attive in cinque regioni d’Italia. In Puglia, per esempio, abbiamo coinvolto le scuole, con 2400 bambini, in una fiera che contava 10 giochi differenti”. Anche a Padova e Reggio Emilia, i giochi della tradizione saranno un elemento fondamentale dei progetti di Sport Civico dei Comitati Uisp: si tratta di aree in cui questa pratica è particolarmente sentita e dove negli anni ha già mostrato il suo potere di unione intergenerazionale. “Di fronte ai rischi contemporanei di isolamento e rarefazione di contatti sociali, anche dovuti al rapido processo di digitalizzazione del gioco, i giochi della tradizione insegnano a stare insieme e collaborare. Questo tipo di gioco unisce le famiglie e aiuta a coltivare il rapporto fra nonni e nipoti. Soprattutto nelle zone in cui le opportunità sono minori, permettono di sviluppare processi di socializzazione sani e anche di accoglienza, per esempio con le persone straniere e migranti, per un incontro fra culture”, conclude Cinieri.  (Lorenzo Boffa)

Sport Civico: raccontare lo sport che cambia le città

Man mano che il progetto nazionale Uisp prende forma, diviene sempre più importante il ruolo della comunicazione. Ecco come lo intendiamo

Sport Civico è il progetto nazionale Uisp che punta a valorizzare il ruolo dello sport sociale nei processi di rigenerazione urbana, una sfida che Uisp ha lanciato in sette città italiane: TarantoMateraRomaPratoReggio-EmiliaPadova e Torino. Basato sull’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, il progetto si concentra sull’accessibilità degli spazi comuni, rimuovendo gli ostacoli sociali, economici e culturali alla pratica dello sport e alla partecipazione alla vita comunitaria. Dalle scuole ai quartieri, lo sport sociale e per tutti Uisp chiama a raccolta la cittadinanza nella creazione di ambienti urbani inclusivi e sostenibili e di comunità più coese.

La comunicazione svolge dunque un ruolo cruciale in questo progetto, è come il prisma che diffrange gli scopi e i valori dello sportpertutti per diffonderli nelle comunità che Sport Civico vuole coinvolgere. Il pilastro fondamentale è anzitutto la trasparenza, perchè le comunità hanno bisogno di sapere cosa sta accadendo e come vi possono partecipare, non solo come spettatori, ma anche e soprattutto come protagonisti. Sport Civico, si basa infatti sulla realizzazione di iniziative che sono il frutto di processi di progettazione condivisi, aperti a studenti, associazioni e alla cittadinanza tutta. Per questo, attraverso i siti dell’Uisp Nazionale e dei Comitati ci impegnamo a fornire informazioni chiare e accessibili riguardo ad eventi, programmi, obiettivi e risultati.

Ma oltre alle informazioni c’è bisogno di storie, del racconto in presa diretta che permette a chiunque, a prescindere da dove si trovi, di mettersi nei panni di un altro. Per questo scegliamo di dedicare molto spazio alle interviste, alle parole e alle voci dei protagonisti e delle protagoniste delle storie che ciascun Comitato sta costruendo con Sport Civico. E non lo facciamo solamente attraverso gli articoli, che ogni settimana pubblichiamo sul sito Uisp Nazionale, ma lo faremo anche e soprattutto attraverso le videointerviste che i Comitati realizzeranno man mano che il progetto prende forma e che, in parte, già hanno cominciato a fare. E’ il caso di Uisp Reggio Emilia che, nel Parco del Noce Nero, oggetto degli interventi di rigenerazione, ha intervistato Valeria Bersellidocente ed ex pallavolista residente nel quartiere Rosta, raccogliendo ricordi e suggestioni su quello che quest’area può essere per chi vi abita e su come lo sport possa contribuire a trasformarla: il suo è un punto di vista in cui altri abitanti di questo quartiere, e non solo, possono facilmente immedesimarsi (GUARDA IL VIDEO). E’ anche il caso di Uisp Prato, che ha realizzato un’intervista a Arianna Nerini, coordinatrice locale del progetto, scegliendo proprio il Parco delle fontanelle come cornice: man mano che il video procede, Nerini racconta quali saranno le fasi dell’iniziativa, spostandosi in diverse aree del parco, che ci vengono mostrate anche in alcune foto (GUARDA IL VIDEO). L’effetto è coinvolgente, a tratti ironico, e trasforma una presentazione in una vera e propria call to action.

Il potere delle immagini è fondamentale per avvicinare le storie alle persone, perchè le immagini danno realtà alle parole, creando contemporaneamente ricordi e suggestioni. Quando vediamo le foto dell’evento organizzato da Uisp Torino davanti all’ex fabbrica, già in parte rigenerata, Cumiana 15, assistiamo allo spettacolo di una moltitudine di persone che si prende la strada per condividere un momento di festa, aperto, giocoso, inclusivo. Si tratta di rappresentazioni che spingono le persone a chiedersi: “possiamo fare lo stesso? Come sarebbe la nostra strada, il nostro quartiere, se anche noi ci mettessimo in gioco in questo modo? Da dove potremmo cominciare?” (GUARDA LE FOTO). Le immagini trasportano il nostro desiderio verso qualcosa che non ci aspettiamo e ci fanno scoprire spazi di possibilità che prima non vedevamo. Se è vero che la pubblicità sfrutta questo meccanismo per indurre negli spettatori il desiderio di qualcosa spesso superfluo, non è questo il caso. La comunicazione sociale Uisp non vende niente, bensì coinvolge, ispira, spinge ad agire piuttosto che consumare, a trasmettere il messaggio invece di chiudersi. Per questo i social media sono uno strumento di grande utilità per Sport Civico: perchè uniscono la forza delle immagini alla possibilità di una condivisione davvero estesa. Le storie di Sport Civico diventano alla portata di ciascuno, che a sua volta può divenire megafono, semplicemente spingendo il tasto “condividi”.

Mettere lo sport al centro dei processi di transizione verso modelli di vita individuale e collettiva più sani, inclusivi e sostenibili necessita dell’apporto di figure con grandi competenze tecniche, di studiosi e studiose che si avvalgono una conoscenza e un lessico specifico, non sempre alla portata di chiunque. Raccontare Sport Civico significa allora anche rendere accessibili i concetti alla base della visione Uisp di un futuro all’insegna della transizione sportiva. Lo facciamo attraverso gli articoli che scriviamo sul nostro sito, le social cards che traducono le parole chiave e le interviste ad alcune di queste persone, come quella realizzata all’architetta-urbanista membro del comitato scientifico di Sport Civico, Elena Dorato, che ci permette di capire in maniera approfondita fino a che punto le città possono influire sulla nostra salute e cosa possono fare le politiche pubbliche in questo senso, supportate dalla ricerca scientifica (LEGGI L’ARTICOLO). Anche nel caso di Uisp Padova, attraverso il video realizzato dal comitato per presentare il Parco della Memoria di Veggiano, che sarà rigenerato da Sport Civico, abbiamo modo di interfacciarci con Roberta Re, consulente in rigenerazione urbana e progettazione, che ci dà alcune chiavi per comprendere il senso degli interventi che saranno effettuati (GUARDA IL VIDEO).

Infine, uno degli scopi che non bisogna sottovalutare è quello di “uscire dalla bolla”, ovvero arrivare a persone che ancora non conoscono bene l’Uisp, che non si aspettano dallo sport qualcosa che va oltre le storie di successo, oltre le medaglie e gli spot motivazionali. Per far conoscere alle persone cosa lo sport sociale e per tutti può fare per loro e per la loro rete, bisogna dunque spingere i media a parlare di Sport Civico, arrivare ai mezzi di informazione e alle persone che si muovono nello spazio pubblico, con eventi aperti e conferenze stampa. Così ha fatto Uisp Taranto, invitando a una presentazione pubblica associazioni e istituzioni coinvolte dall’iniziativa che sta prendendo forma nel quartiere Taranto 2, con un ottimo risultato in termini di attenzione da parte di media e organi di informazione locali (GUARDA IL VIDEO). E così ha fatto anche Uisp Matera, quando quest’estate ha presentato il progetto alla cittadinanza, durante una festa dello sport organizzata proprio a Piazza degli Olmi, dove avranno luogo parte delle iniziative di Sport Civico nei prossimi mesi. Eventi come questo riescono trasmettere il senso del progetto unendo una spiegazione chiara delle iniziative che si faranno alla rappresentazione plastica di come potrebbe diventare una piazza, un parco, un quartiere, il tutto alla presenza dei partner associativi e istituzionali, oltre a quella degli abitanti, a beneficio di media e mezzi di informazione che possono così raccontare al meglio questo movimento (GUARDA LE FOTO). (Lorenzo Boffa)

Sport Civico ci fa entrare a Taranto, Prato, R. Emilia, Padova e Matera

Dopo il successo della conferenza stampa a Taranto, raccogliamo voci di Sport Civico da Prato, Reggio Emilia, Padova e Matera

La scorsa settimana abbiamo terminato il racconto di Sport Civico annunciando la conferenza stampa che il Comitato territoriale Uisp di Taranto ha organizzato lunedì 2 ottobre, presso il Salone degli Specchi del Palazzo di Città di Taranto. Riprendiamo allora il racconto del progetto nazionale Uisp di mainstreaming dello sport nei processi di rigenerazione urbana da quest’iniziativa, che ha raccolto moltissimo interesse da parte dei media locali (GUARDA IL SERVIZIO).

“E’ un progetto innovativo che mostra tutta la trasversalità che lo sport ha e che dovrebbe avere in tutta Italia”, ha commentato il presidente di Uisp Puglia Antonio Adamo, intervistato da Tutto Sport Taranto (GUARDA IL VIDEO). Presente all’appuntamento anche l’Istituto Comprensivo Martellotta i cui giovanissimi alunni saranno coinvolti in laboratori di educazione civica su beni comuni e tutela dell’ambiente: “Quando si fa rete fra lo Stato, la scuola e le associazioni sportive possiamo dire che abbiamo fatto goal tutti assieme! Nel quartiere Taranto 2, la nostra scuola è un presidio per 1200 ragazzi, 2000 genitori, 4000 nonni che vi gravitano attorno – ha detto il preside, Giovanni Tartaglia – Già adesso, diamo la possibilità a diverse associazioni di fare sport all’interno della scuola ma con questo progetto si potrà allargare il campo, anche grazie ai voucher di Sport Civico che potranno essere usati dai ragazzi che partecipano al progetto” (GUARDA IL VIDEO).

Diversi enti locali hanno preso parte alla conferenza, a testimonianza della propria adesione al progetto: dalle associazioni sportive Araba Fenice, Tritons Taranto Baseball, asd Performance, L’Amico Cras e Accademia de Bartolomeo, alle cooperative sociali, Coop Seriana 2000, Nuova Luce, Epasss, Spazia Nuovi e Pam. Fondamentale inoltre l’apporto delle istituzioni locali, anch’esse presenti durante l’evento: “Importante la costituzione di questa rete di associazioni sportive ma non solo, di associazioni del terzo settore, la scuola, le parrocchie, per questo bellissimo progetto”, ha detto l’assessore allo sport Gianni Azzaro (GUARDA IL VIDEO). Le attività di Sport Civico a Taranto, come in tutte le sette città toccate dal progetto, si fondano sul coinvolgimento di realtà diverse, unite in questo sforzo di cittadinanza attiva: “Dobbiamo continuare a responsabilizzare la cittadinanza come parte attiva in questi progetti, perchè l’amministrazione ha bisogno della partecipazione e del senso civico dei nostri cittadini”, ha aggiunto l’assessora al patrimonio Laura di Santo (GUARDA IL VIDEO).

Da Taranto ci spostiamo a Veggiano, dove Uisp Padova sta realizzando il suo progetto di Sport Civico. La coordinatrice locale del progetto, Monica Fiorese ci accompagna alla scoperta del Parco della memoria, un luogo in parziale stato d’abbandono che Sport Civico vorrebbe restituire alla comunità, come racconta Fiorese: “Per arrivare a questo obiettivo abbiamo intenzione di coinvolgere l’intera comunità: le associazioni del territorio, l’amministrazione e i 130 alunni della scuola primaria di secondo grado. Vogliamo che il parco possa essere vissuto da tutta la popolazione, dai piccoli fino agli adulti e gli anziani”. Uno degli elementi caratteristici dell’intervento di Uisp Padova è infatti la valorizzazione dei giochi tradizionali, capaci di creare un vero e proprio ponte fra generazioni. Ma non è tutto, il progetto di Uisp Padova prevede, infatti, interventi grafici interattivi, come spiega Roberta Re, consulente in rigenerazione urbana e progettazione: “Anche grazie all’aiuto di un writer tradurremo lo sportpertutti in elementi grafici, utilizzando i collegamenti che portano al parco in modo che diventino uno spazio alla portata di tutti per giocare”. Il percorso grafico interattivo è infatti un’idea innovativa, pensata per far sì che le persone possano fare il percorso abituale, ma facendolo in movimento, anche grazie all’inserimento di elementi interattivi, come QR codes che rimandano a video illustrativi.

 

Di parco in parco, anche la coordinatrice di Sport Civico per Uisp Prato, Arianna Nerini ha scelto il Parco delle fontanelle per raccontare il progetto del suo Comitato, che si snoda proprio attorno a questo luogo. Tante le idee sul piatto per rendere quest’area sempre più fruibile per gli alunni e le alunne della scuola adiacente, la scuola primaria e secondaria Ivana Marcocci ma anche per la popolazione tutta, favorendo la socializzazione fra gruppi diversi, per età, origine e estrazione sociale diversa. In primo piano, la riqualificazione di alcune strutture sportive già presenti nel parco: “C’è una bella pista di pattinaggio, un campo di calcetto: vorremmo fare sia attività sportive che di aggregazione. Tutto questo verrà fatto attraverso dei tavoli di coprogettazione con il Comune, la scuola e la cittadinanza. Importantissimo sarà anche l’apporto di ragazzi e ragazze che ci diranno che cosa vorrebbero che ci fosse in questo parco”. Inoltre, la realizzazione di un’area pedonale che collega i due giardini del quartiere, inserita nel progetto, creerebbe una vasta area verde che abbraccia i principali luoghi di aggregazione della zona: la parrocchia, il circolo Arci, la scuola e la pista di pattinaggio.

Uisp Reggio Emilia ci propone invece la testimonianza di Valeria Bersellidocente ed ex pallavolista residente nel quartiere Rosta, cuore pulsante del progetto reggiano di Sport Civico. Proprio qui sono situati, infatti, gli istituti comprensivi Pertini 1 e 2, dove oltre 500 studenti parteciperanno a laboratori dove esploreranno il legame tra sport e rigenerazione urbana, guidati da operatori e operatrici Uisp. Le scuole sono immerse nel verde, circondate dal Parco del Noce Nero, fulcro degli interventi di riqualificazione che mirano a incentivarne la frequentazione per tutte e tutti. “Ho sempre abitato in quest’area, in questo parco porto i miei nipoti quando vengono a trovarmi e ancora prima vi ho portato i miei figli – racconta Valeria – il parco offre tantissime possibilità, anche per fare attività sportiva nelle aree più adiacenti alla scuola, che però nel tempo si sono usurate. Mancano delle aree dedicate anche agli adulti e ritengo che il progetto di Sport Civico fissi un ottimo obiettivo in questo senso”. Sia la riqualificazione delle piste d’atletica che l’installazione di nuove attrezzature, d’altronde, vanno proprio in questo senso, con lo scopo di permettere una sempre maggiore integrazione fra persone di diversa origine ed età. Come a Padova, l’elemento intergenerazionale è parte integrante delle aspirazioni del progetto che Uisp Reggio-Emilia vuole sviluppare, sfruttando anche una passione condivisa sul territorio: i giochi tradizionali.

Concludiamo il nostro viaggio in Piazza degli Olmi, a Matera, con le parole di Giuseppe de Ruggeri, coordinatore del progetto per Uisp Matera. Qui saranno installate nuove attrezzature sportive, attivando contestualmente processi di accompagnamento all’attività sportiva rivolti alla cittadinanza e agli alunni dell’istituto comprensivo Bramante. Sport Civico segue il percorso già tracciato dal lavoro che il comitato materano porta avanti da anni nel quartiere: “E’ una scommessa che noi vorremmo vincere attraverso l’idea di aggregazione, ragionando assieme ad associazioni, scuole e cittadini su come rivitalizzare questa piazza – spiega de Ruggeri – le attività comprendono infatti due laboratori diversi: uno è legato alla scuola, dove praticheremo il tchoukball e il plogging, due attività sportive emergenti che hanno un grande impatto sociale; l’altro è legato al quartiere, dove abbiamo iniziato con una serie di attività sportive che aumenteranno di volta in volta anche in base alle richieste della cittadinanza”. Il comitato di quartiere e la cittadinanza tutta saranno infatti coinvolti a 360° gradi anche nell’ideazione, la realizzazione e la manutenzione delle installazioni, che mirano anche ad abbellire ulteriormente la piazza. (Lorenzo Boffa)